Era il giugno del 2004, quando abbiamo terminato i lavori di ristrutturazione dei primi appartamenti e subito, con tanta voglia di buttarci in una nuova avventura e un pizzico di incoscenza, abbiamo accolto il primo gruppo di ospiti.
Quest'anno, 2024, festeggiamo il ventesimo anno di attività agrituristica!!
20 anni di ospitalità, durante i quali abbiamo promosso e fatto conoscere questo meraviglioso angolo di Toscana immerso nella natura. Situato fuori dalle rotte turistiche più note ma che offre delle vere e proprie meraviglie da visitare, come il Castello di Caprese Michelangelo, il luogo che nel 1475 ha dato i natali al grande Michelangelo Buonarroti, a 3 km di distanza dall'agriturismo, e tanti altri posti stupendi, come i borghi di Anghiari e Sansepolcro, e il santuario francescano de La Verna.
20 anni durante i quali abbiamo fatto assaggiare ai nostri ospiti i piatti amorevolmente preparati utilizzando i prodotti della nostra azienda agricola biologica, come nello spirito più genuino dell'agriturismo. La carne e i salumi di Cinta Senese del nostro allevamento all'aperto, lavorati nel nostro piccolo laboratorio. I prodotti a base di farine di Grani Antichi. I marroni tipici del nostro paese, Caprese Michelangelo, che molti dei nostri ospiti approfittano per venire a raccogliere di persona, ad ottobre di ogni anno (approfittando per visitare anche la Festa del Marrone). Ma anche l'Olio extravergine di Oliva ottenuto dalle varietà locali, come la Morcona, e le confetture fatte in casa con la frutta di stagione.
20 anni passati assieme a gente che è venuta qui da tutto il mondo, che ha scoperto quanto è bella Caprese, che è tornata, che è diventata amica, creando con noi e con questo territorio preziosi legami. Alcuni hanno deciso di metter su casa a Caprese, e sono diventati compaesani e vicini!!
Ma questi 20 anni di agriturismo si inseriscono in una storia di famiglia più ampia, una storia che vede la nostra famiglia residente dal 1845 (sette generazioni) nella piccola frazione di San Polo, vicina all'omonima chiesetta medievale che ha vide il passaggio di San Francesco. La famiglia Bigiarini era sicuramente a Caprese da molto prima di quella data, già un paio di secoli prima stava nella frazione vicina, che tutt'ora si chiama "Bigiarino", ma i documenti che tutt'ora conserviamo testimoniano l'acquisto di San Polo in due fasi, la prima nel 1845 e la seconda nel 1853 da parte del nostro avo Mattia.
Abbiamo approfittato della ricorrenza del ventennale dell'agriturismo per farci un ritratto aggiornato di famiglia, nella terrazza panoramica del nostro ristorante. Assieme a noi però non possono mancare alcuni dei nostri collaboratori, preziosissimi e ormai anch'essi di famiglia. Loro, assieme a tanti altri che quotidianamente ci aiutano, e altri che ci hanno aiutato in passato, e assieme ad altri familiari che purtroppo oggi non ci sono più, ma che sono sempre presenti nei nostri cuori e nostri pensieri, hanno contribuito a rendere possibile tutto questo.
Grazie a tutti, se siamo qui, tutt'ora quotidianamente impegnati e appassionati nel nostro lavoro, è per merito vostro che di volta in volta ci accordate la vostra fiducia!
Dal 14 marzo al 17 marzo 2024 si terranno a Sansepolcro le tradizionali Fiere di Mezzaquaresima.
Le Fiere di Mezza Quaresima sono un tradizionale punto di incontro e di scambio, da sempre, dei cittadini delle vallata.
Affondano le loro origini nel XV secolo ed erano fino a poco tempo fa (e in parte anche oggi) una mostra e un mercato di bestiame. Oggigiorno potrete trovarvi di tutto, dai generi alimentari e le tipicità del territorio agli oggetti dai più diversificati usi. Auto e moto, oggetti per la casa e per la vita di tutti giorni, abiti e trattori, dolciumi e materiali edili, oggetti indispensabili e semplici curiosità. Ambulanti e aziende grandi e piccole scenderanno nelle strade e nelle piazze animando Sansepolcro, la cittadina principale della Valtiberina Toscana.
Il giovedì è tradizionalmente il giorno dedicato all'esposizione degli animali, che si tiene poco fuori città, al Foro Boario, tra il bestiame esposto gli splendidi esemplari di chianine allevate nel territorio.
Più di trecento espositori allestiranno nel centro storico e nelle vie principali di Sansepolcro i loro stand per presentare al pubblico i loro prodotti: dai dolciumi alle automobili, dai trattori all'artigianato!
Contattateci per verificare la nostra disponibilità di camere o appartamenti per vacanze nei giorni delle Fiere di Mezzaquaresima, potrete pernottare a 15 minuti dalle Fiere e gustare a cena le nostre specialità a km zero, come la carne della Cinta Senese allevata in azienda, il venerdì sera come ogni settimana prepariamo l'Agripizza, la pizza preparata con lievito madre e utilizzando solo gli ingredienti aziendali o del territorio.
Info:
agriturismo@terradimichelangelo.com
0575 791055
Cell e whatsapp: 338 8033387
Vi proponiamo nuovamente il breve servizio di Uno Mattina, dove abbiamo l'opportunità di illustrare in tv alcune caratteristiche dei pregiati marroni di Caprese Michelangelo e della cultura della castagna negli usi e nella storia di Caprese. Servizio di Desy D'addario e Claudia Moriconi.
Grazie! Per altri video ed interviste che riguardano il nostro agriturismo, potete visitare la nostra pagina youtube.
ecco il video:
Eccola tornata! La mietitrebbia che conclude in bellezza un'altro anno che abbiamo dedicato ai nostri Grani Antichi.
Ci sono molto lavoro e preoccupazione dietro una coltura, l'incertezza è sempre dietro l'angolo e i nemici del raccolto sono molti: i cinghiali, il meteo (troppo sole? troppa pioggia? troppo vento?), funghi e malattie (è possibile, siamo biologici e non facciamo alcun trattamento). In troppe annate abbiamo perso tutto per un motivo o per un altro, ma oggi tiriamo un sospiro di sollievo e soddisfazione. Facciamo un'analisi prima di procedere... no aflatossine; ottimi valori di proteine e glutine (per essere grano tenero di antiche varietà); bello asciutto e con un ottimo peso specifico. Un po' troppa erba in mezzo, ma è normale per quanto ha piovuto a maggio, quella la facciamo seccare subito bene bene nel silo con il nostro ventilatore, in modo che non rilasci umidità. Tutto apposto dunque, la mietitrebbia può procedere e, in una bella giornata assolata, tre generazioni di Bigiarini si divertono a guardarla lavorare (i piccoli vogliono fare un giro!), fanno stime ad occhio e a spanne sulla resa e le quantità prodotte, aspettano che si riempia il serbatoio per andare a scaricare e mettere da parte, prendono sole e polvere ma sono contenti.
Una volta, tanti anni fa, la mietitura del grano e la battitura nell'aia erano una vera e propria festa. Alla fine della giornata si facevano delle gran mangiate. Era un momento di gioia e sollievo, di premio e traguardo, quello del raccolto, ed era giusto sia lavorare sodo (in tanti, e manualmente) che festeggiare insieme. Il grano è sempre stato identificato come l'alimento per eccellenza: grano, farina, pane. Pane, nutrimento quotidiano, tranquillità e sicurezza: vita.
Oggi quasi tutto è cambiato, la battitura non è più una festa, ma per gli agricoltori è tutt'ora una gioia e un sollievo, quando tutto va bene. Oggi forse il grano non è neanche più simbolo del nutrimento: si fanno diete ipoglicemiche, gli si affibbia la colpa di problemi spesso tutti umani (obesità, allergie).
Forse oggi abbiamo anche troppa diffidenza verso il grano, ma è anche vero che effettivamente negli anni il grano è cambiato, ed è per questo che noi abbiamo scelto di coltivare i Grani Antichi, una miscela di varietà che erano comuni fino all'immediato dopoguerra e che oggi sono ormai un prodotto di nicchia. Se avete sentito parlare di Gentilrosso, Andriolo, Verna, Frassineto, Inallettabile (le principali varietà di frumento tenero che compongono il nostro mix) probabilmente è perchè siete persone consapevoli che amano informarsi riguardo a prodotti alimentari salutistici.
Quali sono le caratteristiche delle farine ricavate da questi grani antichi? Hanno meno glutine (molto molto meno, se si paragonano alle farine "di forza" che si usano per fare quei begli impasti super elastici e super alveolati) e hanno molti oligolementi preziosissimi (come il Germanio, molto raro, che si trova quasi solo nel grano Verna); inoltre alcuni studi (vedi Università di Firenze) stanno mettendo in luce importanti caratteristiche antiffiammatorie riscontrate, in studi a doppio cieco, su gruppi di persone che si alimentano quotidianamente con pane e pasta fatti con farine di questi frumenti.
C'è qualcosa di ironico nel fatto che i nostri nonni si alimentassero quotidianamente con un pane effettivamente salutare, e dessero un valore anche simbolico al grano che oggi si è perso, pur senza saperlo, ovvero senza avere gli strumenti scentifici e conoscitivi che permettessero loro di capire il "perchè" quel pane facesse bene, mentre oggi che questi stumenti li abbiamo, ci nutriamo di farine piene di glutine e che non aggiungono sostanze buone alla nostra alimentazione quotidiana e contemporaneamente demonizziamo i carboidrati.
Per certi aspetti questi Grani detti "Antichi" sono in realtà estremamente "Moderni", nel senso che solo oggi ne possiamo verificare e quantificare le qualità nutritive, e apprezzare le caratteristiche di questi Grani significa venire incontro ad una sensibilità tutta moderna, o forse dovremmo dire contemporanea e proiettata alla grande sfida del futuro: praticare un'agricoltura ecosostenibile e meno impattante sull'ambiente. Infatti questi sono perfettamente compatibili con le tecniche che prevedono un maggior rispetto del suolo e delle risorse, rotazioni colturali, e un minor impiego di chimica e acqua, come nell'agricoltura biologica.
Moderno ed Antico possono dunque andare d'accordo?
Ci sono ancora tanti dubbi, viviamo in un modo popolato da miliardi di persone e non sappiamo stabilire se il modello che seguiamo possa essere applicabile su larga scala per nutrire il mondo in maniera più sana e ecocompatibile (e se sia applicabile in termini economici, oltretutto); ma ci proviamo.
Proviamo nel nostro piccolo a seguire la strada della salute e del rispetto dell'ambiente, per noi e i nostri affezionati clienti.
Per chi ci viene a trovare e per chi resta ancora a vivere in queste montagne belle ma sempre meno popolate.
Impastiamo, lievitiamo e cuociamo. Lavoriamo e seminiamo testardamente i nostri campi, li recintiamo per proteggerli e li sorvegliamo, incrociamo le dita e speriamo. E aspettiamo. E speriamo.
Per quest'anno è andata bene: sollievo e soddisfazione. Ora possiamo anche festeggiare, come facevano i nostri nonni!