Da decenni ormai alleviamo e lavoriamo la Cinta Senese, proponendola al pubblico dopo aver realizzato una filiera cortissima che ci vede sia allevatori, che trasformatori e cuochi; ma noi ci collochiamo solo nell'ultimo minuscolo tassello della lunga storia di animale dalle origini antichissime.
La selezione della razza Cinta Senese è iniziata molti secoli fa, e si perde tra le ombre di un alto medioevo poco documentato, forse ancora prima, nella storia antica, quando era molto diffuso il maiale nero Suis Mediterraneus, in tutta l'area della romanitas.
Ciò che sappiamo con certezza però, è che con il rivitalizzarsi dell'arte e delle testimonianze raffigurate e scritte del basso mediovo, in toscana appaiono numerose rappresentazioni di questo pregiatissimo suino nero cintato. L'esempio più celebre è forse quello del Lorenzetti, che nell'affresco che rappresenta l'Allegoria degli effetti del Buongoverno, mirabile affresco realizzato nel 1338-1339 nella sala dei 9 del Palazzo Pubblico di Siena, sede del potere temporale della città, propone un contadino che accompagna il pregiato suino Cinto, immediatamente riconoscibile.
Più vicino a noi, ad Arezzo, nel portale della Pieve di Santa Maria troviamo un ciclo scultoreo che rappresenta i dodici mesi dell'anno e i relativi iconici mestieri, nel mese di dicembre (hic est december) viene raffigurata la tradizionale macellatura del maiale, e anche questo è un bel maiale cintato. Ma molte altre sono le testimonianze, soprattutto pittoriche, che raffigurano questi suini, alcuni anche al di fuori della Toscana, tra basso medioevo e rinascimento.
Per calarci meglio nell'atmosfera delle origini della Cinta abbiamo organizzato una serata nella quale un menù totalmente dedicato al maiale e ai piatti della tradizione, e soprattutto quelli della tradizione contadina, a base dei tagli definiti ingiustamente meno nobili (ma non meno saporiti, anzi!) sarà accompagnato dalla musica dei Maestri Fabrizio Lepri e Teresa Peruzzi, che proporranno una selezione di brani antichi, alcuni dei quali dedicati ai banchetti, alla festa e alle danze, e che li eseguiranno dal vivo suonando i loro strumenti, riproduzioni di strumenti antichi realizzate dallo stesso Maestro Lepri che è anche un abilissimo ed esperto liutaio.
La cena che abbiamo chiamato: "Del Maiale n'se butta via niente" si terrà sabato sera 18 gennaio, ed è fortemente consigliato effettuare la prenotazione chiamando lo 0575 791055.
Ecco di seguito il menù proposto:
Crostini neri realizzati con fegato e carne di Cinta Senese
Selezione di Salumi di Cinta Senese, realizzati al naturale (solo sale) con lunghe stagionature
Migliaccio (detto anche sanguinaccio) salato
Tagliatelle di Grani Antichi con ragù bianco di Cinta Senese
Fagioli in umido con grifi, zampetti e cotiche
Grigliata mista di Cinta
Fegatelli di Cinta cotti nello strutto
Contorno di insalata e pulezze (cime di rapa saltate)
Migliaccio (detto anche sanguinaccio) dolce
Cantuccini di Grani Antichi e vinsanto
Vino Rosso Tenute Silvio Nardi (Montalcino)
VI ASPETTIAMO!!! - 0575 791055
Ricordiamo che anche quest'anno, nel mese di ottobre, sarà possibile raccogliere le castagne nel nostro castagneto vicino all'agriturismo.
All'insegna del turismo esperienziale, potrete passeggiare nei nostri castagneti da frutto per raccogliere i pregiati marroni di Caprese Michelangelo: vedere, provare e toccare con mano come avviene la raccolta manuale e come è fatto un castagneto da frutto in mezzo ai boschi dell'Appennino toscano. Esperienza perfetta per coppie, gruppi di amici e famiglie che vogliono far conoscere la natura ai propri bimbi.
dal 22 aprile al 1 maggio 2024, nella splendida cittadina medievale di Anghiari (a solo 10 min. di auto dall'agriturismo), potrete visitare la Mostra Mercato dell'Artigianato della Valtiberina Toscana.
Questa fiera è il più importante appuntamento annuale dedicato all'artigianato locale, alle antichità, al territorio della Valtiberina Toscana, e si terrà nella splendida cornice della cittadina di Anghiari, famosa per l'abilità dei suoi artigiani e dei restauratori.
La Mostra ormai storica raggiunge quest'anno la 48esima edizione, e le suggestive strade e vicoli di Anghiari si animeranno mettendo in mostra il meglio offerto dal mondo dell'artigianato, del restauro e dell'antiquariato della nostra vallata e non solo.
Numerosi gli eventi collaterali, che potete visionare nel sito ufficiale: www.mostramercatovaltiberina.it L'ospitalità della Valtiberina vi coccolerà e vi farà assaggiare le specialità del territorio.
Se verrete a trovarci nei giorni di fiera, potrete godere del comfort e dei cibi genuini e a km zero del nostro agriturismo e sarete solo a 10 minuti di auto dalla splendida cornice di Anghiari e dalla Mostra Mercato dell'artigianato della Valtiberina Toscana.
Per Info e Contatti: agriturismo@terradimichelangelo.com - 0575 791055 - 338 8033387
Ecco una cartolina della nostro spendido piccolo capoluogo.
Lo sperone roccioso con in cima i resti del castello medievale, le case che sono sorte intorno al castello, nel limitato spazio del cucuzzolo: ecco Caprese.
Il 6 marzo 1475 in quello stesso castello, nacque il sommo Michelangelo Buonarroti, forse il più celebre artista della storia occidentale.
Il padre Ludovico in quel periodo amministrava il territorio di Caprese, in qualità di podestà inviato da Firenze, e aveva con se la sua famiglia. Sembra che durante il viaggio per recarsi a Caprese, la moglie in gravidanza Caterina del Seri, cadde da cavallo, con gran paura per la sorte del bambino che portava in grembo. Quando l'incidente accadde, era il giorno dedicanto ai Santi Michele, Gabriele e Raffaele, e poichè il bimbo venne poi alla luce sano e salvo, per devozione lo chiamarono Michelangelo, o meglio Michelagnolo, come scrissero sull'attestato di nascita stilato proprio a Caprese (ce ne rimane una copia successiva). In quel documento, redatto direttamente da Ludovico Buonarroti, vi sono citati 9 testimoni, e i nomi alcuni di questi testimoni sono stati ritrovati in altri documenti dell'archivio di Caprese.
Dai primi del '900, Caprese aggiunge il nome del suo figlio più celebre al proprio, diventando Caprese Michelangelo. Adesso nel castello restaurato è possibile visitare la casa natale dell'artista (ovvero il palazzo del Podestà) e il museo ad esso dedicato.
In questa foto vediamo la nostra incantevole Caprese innevata, circondata dai boschi e dai monti degli Appennini (l'Alpe di Catenaia), nella dolce luce dell'ora che precede un tramonto invernale.
Ph Gabriele Bigiarini